Dendrobium Aberrans - Caratteristiche e Istruzioni per la Cura

Dendrobium Aberrans care

Dendrobium aberrans Schltr. 1912 è una specie di orchidea botanica di piccola taglia, atipica nell'aspetto - presenta steli che hanno più l'aspetto di bulbi che di "canne", fatto che probabilmente ha influenzato il nome "aberrans". 

I sinonimi validi per Dendrobium Aberrans sono Sayeria aberrans (Schltr.) Rauschert, Feddes Repert. 94 (1983) 466 e Asarum aberrans (Schltr.) Archila, Revista Guatemalensis 18(1) (2015) 31, nom. illeg. (non Asarum L.), quest'ultimo sinonimo però illegittimo.

Dendrobium Aberrans è stata descritta nel 1912 da Friedrich Richard Rudolf Schlechter, tassonomista e botanico tedesco (16 ottobre 1872 - 16 novembre 1925), autore di importanti lavori sulle orchidee, che sintetizzano le sue ricerche in Africa, Indonesia, Nuova Guinea, America Centrale e del Sud e Australia. Il suo vasto erbario, con numerosi esemplari preziosi, è stato distrutto durante i bombardamenti di Berlino nel 1945.

La classificazione sistematica di questa specie botanica è la seguente: sottofamiglia Epidendroideae, tribù Dendrobieae, sottotribù Dendrobiinae, genere Dendrobium, sezione Latouria, specie Dendrobium Aberrans.

Dendrobium Aberrans si presenta come una specie epifita, con pseudobulbi aggregati, strettamente raggruppati, strettamente claviformi, lucidi, di colore verde scuro con sfumature kaki, oliva o addirittura marrone verso la zona apicale, lunghi da 3 a 20 cm e larghi da 0,4 a 1,3 cm, disposti su rizomi con 3 - 4 nodi. Le foglie, lunghe da 3,5 a 10,2 cm e larghe da 1,6 a 3,1 cm, inserite apicalmente sugli pseudobulbi, di forma ellittico-lanceolata, acute o acuminate, sono coriacee. Le infiorescenze sono multiple, spesso più di una sullo stesso pseudobulbo, pendenti, erette o arcuate-pendenti, su steli lunghi 6 - 8 cm, con peduncoli sottili, dall'aspetto lucido, provvisti di brattee ovato-ellittiche, acute, lunghe 2 - 4,5 mm. I fiori si aprono ampiamente, presentando un sepalo dorsale di forma ellittica e ottusa, lungo 7 mm e largo 5 mm, e sepali laterali oblungo-ellittici, ottusi, lunghi 7 - 9 mm e larghi 6,5 mm. Si nota la presenza di un mento subgloboso, lungo 5 mm. I petali sono lanceolati, arrotondati all'apice, lunghi 6,5 mm e larghi 3 mm, con margini apicali sporgenti. Il labello è clavato, si apre ampiamente, trilobato, con contorno a ventaglio, con venatura pronunciata e in rilievo. È lungo 1 cm e largo 1,4 cm, con lobi laterali ovati, con margini prominenti sul lobo centrale, considerevolmente più piccoli di quelli presenti sui lobi laterali e profondamente emarginati verso la metà della lunghezza. La colonna, di dimensioni ridotte, con callo carnoso, presenta tre creste discrete, è lunga 2 mm ed è ricurva.

Una specie botanica con una presenza distinta all'interno del genere Dendrobium, appartiene alla sezione Latouria, i cui membri presentano un mento piuttosto sacchettato o subsacchettato che conico, in vista laterale. Allo stesso modo, il labello presenta anch'esso un aspetto distinto, essendo piuttosto largo che lungo e con i lobi laterali generalmente più grandi del lobo mediano, quest'ultimo profondamente emarginato. Dendrobium Aberrans si distingue per la presenza di fiori bianchi o bianco-crema, particolarmente imponenti e profumati, spesso marcati con sfumature di rosa nella zona della colonna.

Con distribuzione che copre la Papua Nuova Guinea, in particolare la zona occidentale, dove popola in stazioni epifite le foreste di Castanopsis, Nothofagus e felci arboree, ad altitudini comprese tra 300 e 1900 m, dai monti Bowutu (Maboro) fino al sud della città di Lae.

In ambiente naturale, Dendrobium Aberrans fiorisce nei mesi di maggio, giugno, agosto e dicembre.

Il valore della radiazione luminosa per questa specie si inserisce nell'intervallo 20000 - 30000 lux, indicando la preferenza di questo taxon per luce intensa, ma senza insolazione diretta.

La temperatura di crescita può essere costante durante tutto l'anno, con una media della temperatura diurna di 25 - 28 ℃ e temperature notturne minime di 16 - 17 ℃.

L'umidità ottimale deve situarsi nell'intervallo 80 - 85% per tutto l'anno, tenendo conto che un livello più basso di essa influisce sullo sviluppo della pianta e inibisce la crescita, determinando uno sviluppo insufficiente dei pseudobulbi.

Come substrato si può optare per il montaggio su placche di corteccia, di sughero, se si tiene conto di offrire un livello ottimale di umidità, ma per comodità ed efficienza si raccomanda la piantagione in vasi, in substrati con forte drenaggio - rappresentati da corteccia a granulometria grossa o da pezzi di 1 - 2 cm di diametro di fibra di cocco compattata. Il cambio del substrato, dei contenitori di coltura e la divisione per questa specie possono essere effettuati in qualsiasi periodo, purché si notino nuove crescite delle radici.

L'irrigazione deve essere sia abbondante che frequente, con una leggera riduzione del volume nel periodo invernale. Si raccomanda di evitare l'essiccazione completa del substrato.

La fertilizzazione sarà effettuata settimanalmente, con una concentrazione del 50% della dose raccomandata sulla confezione, utilizzando un fertilizzante equilibrato.

Il periodo di riposo sarà garantito durante l'inverno, quando si ridurrà la quantità di acqua somministrata nei giorni con durata ridotta e intensità luminosa bassa. Con la riduzione dell'irrigazione si opterà anche per la sospensione della somministrazione del fertilizzante.

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